MORELLO vs CHIANCONE - IL FUTURO E' ADESSO

Negli ultimi sei mesi Giovanni De Carolis ha perso in Francia, Matteo Signani ed Emiliano Marsili  in Inghilterra. Tutti e tre sono usciti a testa altissima, eppure sconfitti. La vecchia guardia italiana comincia a cedere al tempo che passa. E allora bisogna guardare avanti.
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Oltre a Michael Magnesi – ad oggi l’unica delle "nuove leve" ad avere dimostrato di essere pugile di caratura mondiale – c’è un folto gruppetto di ragazzi smaniosi di giocarsi sfide di alto livello in tempi relativamente brevi. Due di loro, tra meno di venti giorni, avranno i riflettori puntati addosso: Luca Chiancone e Dario Morello si affrontano nel main-event di TAF 5, ancora una volta a Milano.

In palio non c’è solamente un piazzamento nel ranking WBC (in palio la cintura del Mediterraneo attualmente detenuta da Morello), ma onori e prestigio.
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Combattere all’Allianz Arena è il desiderio di ogni pugile italiano: la visibilità è un elemento fondamentale della crescita di un atleta e persino Luca e Dario, che non vanno d’accordo nemmeno sul colore dei calzini, sono in linea per quanto riguarda la valutazione sull’importanza dell’evento: “saliremo sul ring del Madison Square Garden italiano” ha dichiarato Chiankong, mentre Morello ha spiegato che “essere protagonista in quella cornice aumenta in modo esponenziale stimoli e motivazioni”.

Oltre al fattore-prestigio, poi, c’è quello legato al percorso di carriera: entrambi sanno perfettamente che da questo match dipende una buona fetta del loro futuro.
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Per tutti e due il 13 aprile è un treno da non perdere: sono giovani ma al tempo stesso sono già entrati nella fase della maturità e non vedono l’ora di battaglie al vertice, per la gloria e per le borse. L' unico modo per arrivarci è vincere. Chi perderà – non importa come – dovrà leccarsi le ferite e ricostruire.
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Il sentiero verso l’Europa è troppo per stretto perché Morello e Chiancone lo percorrano uno accanto all’altro. Uno dei due dovrà farsi da parte e guardare il rivale incamminarsi verso l’alto, diventando uno dei portabandiera del professionismo italiano. Al ring di Milano il compito di stabilire chi dentro e chi fuori.

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